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142545
IDG820600356
82.06.00356 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Romagnoli Umberto
Dieci tesi sul pubblico impiego
Riv. trim. dir. proc. civ., an. 35 (1981), fasc. 3, pag. 745-764
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D143
L' A. ritiene utile condensare, nella forma il piu' possibile sistematica, le riflessioni e osservazioni che ha avuto occasione di sviluppare, anche in scritti anteriori, intorno al pubblico impiego. Svolge quindi in dieci tesi, corrispondenti ai dieci paragrafi di cui si compone il suo studio, alcuni dei temi piu' significativi in materia. Rilevato come anche la Corte Costituzionale con un "obiter dictum", contenuto in una sua sentenza (n. 68 del 1980), si sia chiesta fino a che punto il principio costituzionale prescrito del "buon andamento" della pubblica amministrazione possa tollerare il diffondersi di una mentalita' contrattualistica, e come possa oggi dirsi che la contrattazione collettiva nel settore pubblico sia nata e si sia sviluppata fuori della Costituzione, non pero' contro la Costituzione, l' A. osserva che la contrattazione collettiva nel pubblico impiego non e' ancor uscita dal guscio della partecipazione del privato al procedimento amministrativo; trattasi cioe' di una attivita' contrattuale senza contratto, in quanto, appena concluso, il contratto viene suicidato, per rinascere come legge o regolamento. Pone quindi in evidenza il ruolo gattopardesco che viene svolto dall' esecutivo nel procedimento di contrattazione, e come sindacato e pubblica amministrazione si fronteggino senza sapere di esistere come agenti contrattuali. Osserva ancora che il processo di convergenza tra la posizione giuridica dei lavoratori privati rispetto a quella dei dipendenti dello Stato ha senza dubbio raggiunto obiettivi di grande importanza, ma che la legittimita' costituzionale dell' art. 409 n. 5 c.p.c., che riserva alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo la cognizione delle controversie inerenti il rapporto d' impiego pubblico, e' stata tranquillamente dichiarata dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 43 del 1977), che con altra sentenza (n. 68 del 1980) ha pure escluso l' applicabilita' dell' art. 28 statuto lavoratori al pubblico impiego. Conclude osservando come dal punto di vista del diritto sindacale e del lavoro, il pubblico impiego sia divenuto un cantiere aperto dove i lavori non finiscono mai.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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