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| IDG820700030 | |
| 82.07.00030 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Borre' Giuseppe
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| Prelazione agraria ed esecuzione forzata
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| commento a Trib. Avellino 30 gennaio 1980
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| Riv. dir. agr., an. 60 (1981), fasc. 2, pt. 2, pag. 125-145
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D91611; D4300
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| L' A. concorda con la sentenza in commento circa l' operativita'
della prelazione in caso di trasferimento del fondo in esecuzione di
un concordato preventivo con cessione di beni, ipotesi che non
rientra, a suo avviso, nell' ambito delle eccezioni di cui al comma 2
art. 8 legge n. 590 del 1965. Si sofferma ad esaminare la ratio di
tali eccezioni, ravvisando l' esistenza di un ostacolo tecnico che si
pone tra la prelazione e le vendite forzate e che consiste nell'
incidenza negativa che eserciterebbe, sul meccanismo della gara, la
possibilita' di un intervento della prelazione a gara ultimata.
Ritiene la tassativita' delle ipotesi di esclusione della prelazione
di cui al comma 2 art. 8 legge suddetta, fondate su ragioni di
opportunita' e non su di una sostanziale incompatibilita' tra
trasferimenti coattivi e prelazione. Ritiene che tale conclusione
trovi conferma in tema di prelazioni urbane, nelle quali il diritto
spetta anche in caso di espropriazione individuale e concorsuale.
Osserva che tale diversita' di disciplina trova giustificazione nei
maggiori tempi richiesti nell' ipotesi di prelazione agraria a causa
della possibilita' di domanda di mutuo, ma esprime qualche
perplessita' sul fondamento di tale giustificazione.
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| art. 8 comma 2 l. 26 maggio 1965, n. 590
art. 1977 c.c.
art. 38 l. 27 luglio 1978, n. 392
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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