| 142612 | |
| IDG820700066 | |
| 82.07.00066 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Mazza Leonardo
| |
| La non punibilita' dei "fatti connessi con l' inquinamento" previsti
come reato da disposizioni precedenti alla legge sulla tutela delle
acque
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| nota a Cass. sez. II pen. 15 dicembre 1979, n. 10790
| |
| Giur. agr. it., an. 28 (1981), fasc. 12, pt. 2, pag. 675-678
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D539; D5001
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' A. esamina brevemente il problema della portata e dell' ambito di
operativita' dell' ultimo comma art. 25 legge n. 319 del 1976, con
riferimento agli orientamenti, spesso contrastanti, della dottrina e
della giurisprudenza. Ritiene che la clausola in esame abbia la
funzione di stimolare gli utenti ad adeguarsi alla nuova normativa ed
operi nell' ambito del sistema dell' intera legge n. 319 nei
confronti dei "fatti connessi con l' inquinamento", da intendersi
come condotte collegate ad un fenomeno di inquinamento. Ritiene che
l' abrogazione di cui all' art. 26 della legge non vada intesa in
senso tecnico, essendo tuttora applicabili le norme incriminatrici
precedenti, salvo che per la parte prevista dalla nuova normativa per
la disciplina degli scarichi, e che debba escludersi la sussistenza
di un fenomeno di successione di leggi.
| |
| art. 2 c.p.
art. 25 l. 10 maggio 1976, n. 319
| |
| Ist. dir. agrario - Univ. FI
| |