| Come dimostra il succedersi - da decenni - di scritti anche
monografici, di congressi, di dibattiti orali e su riviste di vari
Paesi, il problema della natura del diritto canonico non e' soltanto
una difficile questione scientifica, o una semplice premessa alle
riforme auspicate dal Concilio, ma investe nel fondo il mistero
stesso della Chiesa e, in prospettiva, quelli dell' Incarnazione e
della Redenzione. Se quasi tutti sono d' accordo nell' affermare che
il punto di partenza per trattare metodicamente di esso deve essere
un chiaro concetto del diritto in genere, al secolare disaccordo dei
giuristi su un concetto siffatto si e' aggiunto ora quello dei
canonisti, buona parte dei quali ha preso a contestarne l' univocita'
per sostenere, invece, l' analogia. L' articolo, tracciata una breve
storia della questione, esamina queste ultime opinioni alla luce di
un gia' precedentemente illustrato concetto formale del diritto.
Nell' autentica, ma formale e non formalistica sua universabilita',
questo consente di salvare appieno, forse anche meglio scandire, le
caratteristiche specifiche dell' ordinamento canonico.
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