| L' A. si propone di ricostruire, nelle linee generali, il dibattito
sul contratto con persone indeterminate nella dottrina tedesca del
XIX secolo (da Savigny al BGB), che avvia la costruzione dogmatica di
concetti tipici della moderna contrattazione di massa, quali l'
offerta al pubblico e la promessa al pubblico. Quei significativi
processi teorici - nettamente interni alla logica del Pandektensystem
- si dimostrano determinati da un' esigenza di revisione delle regole
contrattuali tradizionali, che anticipa singolarmente talune
prospettive odierne di complessiva ridefinizione della categoria
contrattuale. Nel corso di tale revisione emerge anche il tentativo
(Jacobi) di legittimare un ruolo centrale del negozio unilaterale (in
particolare: promessa o destinatario determinato o indeterminato) nel
sistema degli atti negoziati, in presenza di una nuova strutturazione
del mercato, che segnerebbe il tramonto del contratto come forma
esemplare dello scambio. L' esito duraturo di questa complessa e,
sotto certi aspetti, contraddittoria vicenda teorica, non e' un
precoce superamento del tipo contrattuale, di cui, comunque, s'
impone un adeguamento alla mutata dislocazione dei soggetti di
autonomia; e la direttiva che orienta una siffatta riorganizzazione
del sistema contrattuale classico, e', appunto, quella della
riformazione di regulse iuris che, tipiche del contratto
"individualizzato", devono ora essere commisurate a tipologie
negoziali non piu' dominate dalla prospettiva dell' accordo intuitu
personae scaturente dal libero dibattito tra i singoli operatori. In
cio' si ravvisa la conferma - significativamente ribadita dalla
scelta di politica della costruzione giuridica espressa dal BGB in
tema di diritto delle obbligazioni - della insostituibile funzione
del contratto come strumento di organizzazione delle iniziative
economiche individuali.
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