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142654
IDG820300075
82.03.00075 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Simoni Bruno A.
Intorno alla "Laborem Exercens". Tra "Vangelo del lavoro" e "spiritualita' del lavoro": c' e' posto per una teologia?
Vita soc., an. 38 (1981), fasc. 6, pag. 328-339
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D9276
L' A. enuclea i significati di un Vangelo del lavoro della enciclica Lanorem exercens, che consiste, prima di tutto, nel fatto che colui che esegue il lavoro e' una persona. Emerge la prospettiva personalistica, quindi, per cui e' la dimensione soggettiva la fonte della dignita' del lavoro, non quella oggettiva. Si ha, cosi', una contrapposizione col pensiero materialistico ed economicistico, cui consegue il superamento dell' antinomia lavoro-capitale, in forza del principio della priorita' del lavoro umano, e la partecipazione dei lavoratori alla gestione e al profitto delle imprese in quanto i beni non possono essere posseduti contro il lavoro. Successivamente l' A. evidenzia nella spiritualita' del lavoro la chiave essenziale dell' enciclica, intendendo per spiritualita' una maniera piena e globale di interpretare cristianamente il lavoro, secondo l' interpretazione antropologica dell' arcivescovo di Milano monsignor Martini. In chiusura l' A. procede ad una rassegna ragionata del pensiero del teologo Chenu per individuare uno spazio per una teologia del lavoro attraverso l' analisi della Laborem Exercens. Conclude, col teologo francese, con questa riflessione: "in verita', se il cristianesimo e' una economia della storia entro una creazione in atto, la presa di coscienza della storicita' dell' uomo, manifestata attraverso il progresso della tecnica ed economico, e' una preziosa occasione per l' elaborazione di una teologia del lavoro, quasi svolgimento di una teologia della creazione".
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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