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142660
IDG820300081
82.03.00081 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Innocenti Ennio
Sviluppo della dottrina ecclesiale sul lavoro umano
Studi soc., an. 21 (1981), fasc. 11-12, pag. 125-139
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D9276
L' A. procede ad una rassegna della dottrina ecclesiale sul lavoro umano esaminando l' insegnamento della Chiesa dai primi Padri ai giorni nostri. I primi Padri enuclearono un insegnamento che puo' essere definito in tre caposaldi: la proprieta'; il lavoro; l' assistenza. La proprieta' e' rifiutata come diritto o arbitrio assoluto; il lavoro e' considerato come doveroso mezzo di sostentamento e come fonte legittima della proprieta' dei beni e come strumento per attuare la carita'; l' assistenza agli indigenti e' imposta come dovere di giustizia. Tali concetti subirono uno sviluppo con la legalizzazione del Cristianesimo da parte dell' Impero. In questo periodo il diritto di proprieta' viene relativizzato con la distinzione fra uso e dominio, la stima del valore del lavoro cresce di considerazione. La riflessione ecclesiale sul lavoro durante il medioevo e' ispirata a tre idee principali: l' idea dell dignita' del' uomo creato da Dio e divinizzato dal Verbo Incarnato (onore del lavoro); l' idea della solidarieta' tra gli uomini su cui splende l' amore divino (finalizzazione del lavoro); l' idea della espiazione in comunione col Redentore (mistica del lavoro). L' A. sviluppa l' esposizione dell' atteggiamento dei dottori cattolici dell' eta' moderna che si sintetizza con la cautela sul diritto di proprieta', la difesa della stima del lavoro, direttive sull' uso della moneta. Davanti al radicale attacco socialista contro la proprieta', i Papi ne difesero il diritto ancorandolo alla stessa natura dell' uomo e ale sue fondamentali esigenze. L' A. espone alcune prese di posizioni papali sulla proprieta' e il lavoro fino a Giovanni XXIII, il merito del quale consiste nell' aver preparato la riflessione ecclesiale ad affrontare il problema del lavoro nel Concilio Vaticano II. Conclusivamente l' A. espone il Magistero di Paolo VI sul lavoro, che con la Populorum Progressio ha definito i termini mondiali della questione sociale. "C' e' pero' un' attesa che nessuno ancora illumina a sufficienza, afferma l' A.: il rimedio alla disoccupazione".
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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