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| IDG821200140 | |
| 82.12.00140 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Secchiati Tullio
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| I limiti del potere di controllo dei comuni sui contratti delle
aziende municipalizzate
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| Nuova rass. legisl. dottr. giur., an. 55 (1981), fasc. 3-4 (16
febbraio), pag. 350-366
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D1220; D18135; D14210; D1210; D18972
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| Rilevato come il problema dei limiti del potere di controllo dei
comuni sui contratti delle aziende municipalizzate trae origine dal
fatto che la disciplina legislativa di quest' ultime ha due distinte
fonti sfasate nel tempo, l' A. ritiene non accettabile, alla luce dei
principi che sembrano aver ispirato la legge 9 giugno 1947, n. 530,
la tesi secondo cui il comune avrebbe la facolta' di esercitare un
controllo preventivo sulle deliberazioni delle aziende municipali
riguardanti i contratti che non vincolano il bilancio delle stesse
oltre l' anno. Al contrario, egli sostiene che l' azienda in
questione puo' deliberare la stipulazione di tutti i contratti che
sono compatibili con la sua capacita' negoziale senza alcun obbligo
di sottostare ad alcuna preventiva approvazione del Consiglio
comunale. Cio' perche' vige il principio generale dell' immediata
esecutivita' delle deliberazioni aziendali che trova sole eccezioni
per i bilanci e le deliberazioni della commissione amministratrice
per nuove spese che si rilevino necessarie durante l' esercizio
finanziario e per i contratti e gli altri speciali procedimenti che
vincolino il bilancio oltre l' anno.
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| r.d. 30 dicembre 1923, n. 3047
r.d. 10 marzo 1904, n. 108
l. 9 giugno 1947, n. 530
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