| Trattasi di una breve comunicazione presentata al Convegno promosso
nell' aprile 1981 dall' Associazione tra gli ex Parlamentari della
Repubblica. Secondo l' A., e' mancato finora un adeguato studio degli
apparati delle Camere, che tenga conto sia degli aspetti tecnici dei
problemi, sia delle indiscutibili valenze politiche dei medesimi.
Dopo avere posto una serie di domande in via pregiudiziale, l' A.
accenna ad alcune di quelle che potrebbero diventare le "Nuove
Frontiere" delle burocrazie parlamentari. Un primo aspetto da
esaminare, a suo avviso, e' se gli Uffici delle Camere potrebbero
contribuire, a richiesta, al miglioramento formale dei testi
legislativi prima che questi ultimi siano approvati dalle Camere in
via definitiva. Un altro tema affrontato concerne la qualita' e
quantita' di informazioni, che le burocrazie parlamentari possono
fornire ai deputati e senatori. In terzo luogo, l' A. si chiede se
gli apparati camerali, opportunamente attrezzati, possano dare utili
contributi in un campo divenuto di grande attualita', e cioe' quello
relativo alla cosiddetta "copertura amministrativa" delle leggi, che
e' cosa ben diversa rispetto alla tradizionale copertura finanziaria.
Un altro campo dove gli apparati delle Camere potrebbero, secondo l'
A., dare maggiori contributi, e' quello relativo alla preparazione
del materiale di base per la redazione dei pareri nel procedimento
legislativo.
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