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142959
IDG821200191
82.12.00191 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Marino Ignazio
L' assetto degli interessi pubblici nell' ordinamento costituzionale delle autonomie locali
Riv. trim. dir. pubbl., (1981), fasc. 3, pag. 909-935
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D0310; D03120
Muovendo dalla considerazione che gli Stati legislativamente e amministrativamente "decentrati" trovano la loro giustificazione nella necessita' articolare differenti livelli (per la cura) di interessi pubblici, l' A. individua il metodo costituzionale del riparto di essi, nel criterio della dimensione dell' interesse pubblico che sta a fondamento delle "attribuzioni". Il criterio indicato presiede al raccordo fra le Autonomie locali e lo Stato. L' interesse nazionale, come limite all' attivita' delle regioni, viene inquadrato in questa piu' ampia prospettiva, distinguendolo dagli interessi di livello nazionale sottostanti alle attribuzioni in capo allo Stato, la cui codificazione riporta alla legittimita' le possibili questioni; si tende a razionalizzare, in tal modo, l' equivoco orientamento della Corte Costituzionale in tema di lesione di interessi nazionali. L' A. distingue, inoltre, l' interesse nazionale, quale limite alla legislazione primaria previsto dagli Statuti speciali, anch' esso da ricondurre alla legittimita', dall' interesse nazionale, non predeterminabile, quale limite alla legislazione concorrente da ricondurre al "merito" e tutelato nei modi previsti dall' art. 127 Cost. (3 e 4 comma); allo stesso modo e' riferibile al merito l' interesse di altre regioni la cui lesione e' azionabile dalle regioni stesse. L' adozione del criterio dimensionale, cosi' come inteso dall' A., sottolinea infine l' esigenza del coordinamento fra i vari livelli di interessi pubblici.
art. 127 Cost.
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