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Documento


143017
IDG820900081
82.09.00081 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pietroni Nazzareno
Reato continuato e cosa giudicata
Giur. merito, an. 13 (1981), fasc. 3, pt. 4, pag. 852-870
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D5014; D6230
L' A. esamina, prima separatamente, la figura del reato continuato, affermandone la rilevanza di reato autonomo, non solo realta' fittizia ai fini della pena. Esamina poi la res iudicata, partendo da quella civile, dal punto di vista della sua funzione: "impedire un contrasto di comandi". Tutti e due i concetti hanno pari dignita' normativa. L' A. espone poi le tesi dei giudizi separati e del giudizio suppletivo ed affronta il problema della violazione piu' grave. Infine critica la tesi che il giudicato interrompa l' unitarieta' del disegno criminoso.
art. 81 comma 2 c.p. art. 99 c.p. art. 90 c.p.p. art. 554 c.p.p. art. 579 c.p.p. l. delega 3 aprile 1974, n. 108
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