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143024
IDG820900090
82.09.00090 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Vidiri Guido
Considerazioni in tema di lavoro ed impresa familiare
Giur. merito, an. 13 (1981), fasc. 4-5, pt. 4, pag. 1135-1144
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30128
L' introduzione dell' istituto dell' impresa familiare ha smentito l' indirizzo precedente fondato sulla presunzione di gratuita' del lavoro svolto nella comunita' familiare. La natura dell' impresa familiare e' controversa: associazione non riconosciuta, associazione in partecipazione, societa', nuovo regime patrimoniale. Si discute se l' impresa familiare abbia carattere collettivo o individuale: cio' rileva ai fini dell' individuazione dei rapporti sottoposti a fallimento. L' A. propende per il carattere individuale dell' impresa familiare per varie ragioni. Ritiene l' impresa familiare un istituto nuovo, fondato sulla collaborazione, al di fuori di vincoli di subordinazione. In particolare, l' A. discute sull' inapplicabilita' delle norme sull' impresa familiare al convivente more uxorio e a familiari non compresi nei gradi di parentela previsti dall' art. 230 bis c.c., sulla competenza del giudice del lavoro e sul riconoscimento del privilegio ai crediti dei collaboratori dell' impresa familiare.
art. 177 c.c. art. 179 c.c. art. 181 c.c. art. 182 c.c. art. 230 bis c.c. art. 2086 c.c. art. 2294 c.c. art. 2 l. 25 luglio 1956, n. 860 art. 11 l. 15 luglio 1966, n. 604 art. 35 l. 20 maggio 1970, n. 300 l. 19 maggio 1975, n. 151 l. 29 luglio 1975, n. 426 art. 14 l. 9 dicembre 1977, n. 903 art. 35 Cost. art. 36 Cost. art. 46 Cost.
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