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143115
IDG820600603
82.06.00603 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cavalli Maria Enrica
Sulla natura privatistica delle Casse Rurali ed Artigiane e sulle conseguenze in relazione alla qualifica dei dipendenti
nota a Trib. Matera 14 luglio 1980
Banca borsa tit. cred., an. 34 (1981), fasc. 2, pt. 2, pag. 183-195
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D51110; D18124; D18123
Il Tribunale di Matera, decidendo il processo a carico del Presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Pomarico e di alcuni amministratori per il reato di peculato, avendo concesso il credito in misura superiore a quella consentita dal limite del fido, senza danno di sorta per l' Istituto bancario, ha escluso la configurabilita' del reato di peculato. Il Tribunale di Matera ha classificato l' attivita' bancaria dei dipendenti delle Casse Rurali e Artigiane come attivita' di interesse pubblico negando ad essa il carattere di pubblico servizio. Quel Collegio ha superato i precedenti negativi, in terminis, della Cassazione e ne ha criticato l' orientamento seguito mettendo in evidenza l' erroneita' della identificazione tra servizio di interesse pubblico e servizio pubblico propriamente detto. Questa distinzione costituisce il punto nodale della decisione: non doversi identificare il fenomeno della rilevanza pubblicistica del servizio del credito con l' attivita' pubblica o con il pubblico servizio. La rilevanza pubblicistica del servizio non trasforma la natura degli enti operatori i quali bene possono restare "privati" nella loro formula e struttura. La sentenza ha inoltre evidenziato gli elementi che distinguono nettamente le Casse Rurali e Artigiane dagli enti bancari di diritto pubblico: provenienza del capitale, qualita' dei soci, criteri di divisione dell' utile.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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