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143211
IDG820800047
82.08.00047 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Dimora Flavia
Atti esecutivi e conflitto di attribuzione
Giur. cost., an. 26 (1981), fasc. 2-4, pt. 1, pag. 484-502
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D021431
la giurisprudenza costituzionale piu' recente, osserva l' A., offre un contributo di chiarificazione in ordine al problema se nel processo costituzionale in via di azione operino o meno (e in quali limiti) preclusioni quali l' inammissibilita' del ricorso per il carattere confermativo o esecutivo o ripetitivo dell' atto impugnato. La Corte sembra ritenere che, nei processi per conflitto di attribuzioni, il ricorso sia ammissibile ogni qualvolta l' atto impugnato possa dirsi espressione di un potere, il cui esercizio si sia risolto in una inammissibile invasione della sfera costituzionale garantita all' altro soggetto. Se e' vero che l' impugnazione verte essenzialmente sul potere, che puo' manifestarsi in piu' atti, il ricorso e' ammissibile su tutti gli atti successivi che siano logicamente nuovi rispetto ai precedenti. Applicando il criterio della novita' (non ancora pero' compiutamente elaborato della giurisprudenza costituzionale), si avra' inammissibilita' del ricorso, per il carattere confirmativo dell' atto, con riguardo ai soli atti vincolati o necessitati o meramente esecutivi: in relazione a questi il conflitto avrebbe per oggetto la stessa questione che si sarebbe dovuta sollevare nei confronti dell' atto che lo presuppone, ormai divenuto inoppugnabile.
art. 134 Cost.
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