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| IDG820800058 | |
| 82.08.00058 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Nocilla Damiano
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| Nota a Cass. sez. un. 23 marzo 1981, n. 1667
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| Giur. cost., an. 26 (1981), fasc. 6, pt. 1, pag. 987-990
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D021100; D0215; D1407
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| La sentenza annotata stabilisce che nelle controversie con soggetti
privati, o con soggetti pubblici non riferibili alla Stato, la Camera
dei deputati e' difesa in giudizio dall' Avvocatura dello Stato,
senza necessita' di specifico mandato, ai sensi dell' art. I del r.d.
n. 1611/1933. La Cassazione ha rigettato come ininfluente la tesi che
le Camere sarebbero organi dello Stato-comunita' e non dello
Stato-persona, ma non ha poi affrontato in modo esplicito il problema
specifico della natura delle amministrazioni delle due Camere.
Secondo l' A. gli atti propri delle amministrazioni parlamentari, e
in particolare quelli riguardanti il personale delle Camere,
rientrano nell' ambito dell' amministrazione formale, essendo vere e
proprie attivita' di tipo amministrativo. E' invece assai dubbio che
il compless organizzatorio, che affianca gli organi legislativi e si
pone in funzione servente rispetto ad essi possa ritenersi un'
articolazione della stessa amministrazione dello Stato.
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| r.d. 30 ottobre 1933, n. 1611
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