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| IDG821200295 | |
| 82.12.00295 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Callipo Gaetano
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| Sui limiti di applicabilita' dell' art. 13 dello statuto dei
lavoratori
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| Nuova rass. legisl. dottr. giur., s. 2, an. 53 (1979), fasc. 18 (16
settembre), pag. 1937-1943
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| D710; D14315; D14326; D14334; D14344; D14354
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| Definito il rapporto di pubblico impiego e stabiliti i caratteri che
lo differenziano dal rapporto di impiego privato, l' A. rileva come
la legislazione italiana sia stata caratterizzata, in passato, da una
netta distinzione tra rapporto di impiego pubblico e privato, ma che
col tempo sono venuti meno i principali ostacoli che si opponevano
alla costruzione unitaria del rapporto di lavro subordinato,
costituendo un fattore decisivo per il processo di unificazione l'
esercizio dell' attivita' sindacale anche nell' ambito del pubblico
impiego. Svolge quindi alcune considerazioni sull' interpretazione
dell' art. 37 dello Statuto dei lavoratori, per poi procedere all'
analisi dell' art. 13 dello statuto stesso circa il principio della
contrattualita' delle mansioni del lavoratore. Dedica infine l'
ultima parte dell' articolo, in particolare, allo specifico tema
propostosi e cioe' ai limiti di applicabilita' del citato articolo
13, che troverebbero la loro puntualizzazione nelle tre specie di
pubblico impiego contemplate dallo stesso art. 37 dello statuto:
impiego con gli enti pubblici economici, soggetto allo statuto;
impiego con gli enti pubblici non economici (enti istituzionali)
soggetto allo statuto limitatamente agli istituti non regolati da
norme speciali; impiego con lo stato, sottratto integralmente allo
statuto.
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| art. 13 l. 20 maggio 1970, n. 300
art. 97 Cost.
art. 51 Cost.
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