| L' autore - premesso che le Camere, nell' esame delle cariche
ricoperte dai parlamentari, si sono imbattute in varie difficolta',
dovute soprattutto alla imprecisa formulazione della legge n. 60 del
1953 - passa in rassegna alcune questioni di natura sostanziale
evidenziate dalla interpretazione ed applicazione della legge
succitata. Tra gli argomenti esaminati si ricordano in particolare:
l' ambito di applicazione degli artt. 1 e 2, e la problematicita' di
alcune nozione contenute nella legge, quali enti culturali,
assistenziali, contribuzioni in via ordinaria, pubblica
amministrazione, ecc.. L' autore affronta quindi il problema se tra
la legge elettorale e la legge sulle incompatibilita' parlamentari
possano sussistere interferenze, e conclude formulando l' augurio che
il legislatore, nel quadro delle misure auspicate ai fini di una piu'
completa moralizzazione della vita pubblica, proceda ad una completa
rielaborazione della legge, che da un lato soddisfi fondamentali
esigenze di chiarezza interpretativa e dall' altro tenga conto anche
del fatto che importanti funzioni amministrative, che una volta erano
esercitate dall' apparato centrale o periferico dello Stato, sono
ormai passate nella competenza delle regioni a statuto ordinario.
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