| La Pia Casa di Abbiategrasso fu istituita con decreto imperiale del
27 dicembre 1784, con lo scopo di raccogliere gli inabili al lavoro e
i vagabondi in genere. Sede: il soppresso monastero di S. Chiara. Nel
1785 i ricoverati erano 187 e andarono via via aumentando fino a
raggiungere il numero di 685 nel 1850. Requisiti per essere
ricoverati: condizione di poverta', incapacita' per malattia o
difetti congeniti a condurre una vita normale e a badare a se stessi.
Erano ricoverati sia uomini che donne, che vivevano in reparti
separati. La giornata del ricoverato era divisa tra le pratiche
religiose, il lavoro manuale proporzionale all' eta' e all' abilita'
del ricoverato, il riposo. Era concessa l' uscita una volta alla
settimana, sorvegliata. Circa il vitto ebbero a registrarsi lamentele
e critiche, ma le diverse commissioni governative trovarono sempre
tutto a posto. Tra i ricoverati i piu' numerosi erano i contadini, ma
vi erano rappresentati tutti i mestieri. Trattandosi principalmente
di un cronicario, numerosi erano gli ammalati delle piu' disparate
malattie, ma la mortalita' era contenuta nella normale media del
12,42%. L' andamento della Casa era sorvegliato da un direttore e da
personale amministrativo, sanitario, religioso e di basso servizio.
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