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Documento


143359
IDG820200123
82.02.00123 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Vigani Piergiuseppe
Per una storia dell' assistenza in Lombardia: la Pia Casa degli incurabili di Abbiategrasso
Risorgimento, an. 34 (1982), fasc. 1, pag. 48-64
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
S7444; S7342
La Pia Casa di Abbiategrasso fu istituita con decreto imperiale del 27 dicembre 1784, con lo scopo di raccogliere gli inabili al lavoro e i vagabondi in genere. Sede: il soppresso monastero di S. Chiara. Nel 1785 i ricoverati erano 187 e andarono via via aumentando fino a raggiungere il numero di 685 nel 1850. Requisiti per essere ricoverati: condizione di poverta', incapacita' per malattia o difetti congeniti a condurre una vita normale e a badare a se stessi. Erano ricoverati sia uomini che donne, che vivevano in reparti separati. La giornata del ricoverato era divisa tra le pratiche religiose, il lavoro manuale proporzionale all' eta' e all' abilita' del ricoverato, il riposo. Era concessa l' uscita una volta alla settimana, sorvegliata. Circa il vitto ebbero a registrarsi lamentele e critiche, ma le diverse commissioni governative trovarono sempre tutto a posto. Tra i ricoverati i piu' numerosi erano i contadini, ma vi erano rappresentati tutti i mestieri. Trattandosi principalmente di un cronicario, numerosi erano gli ammalati delle piu' disparate malattie, ma la mortalita' era contenuta nella normale media del 12,42%. L' andamento della Casa era sorvegliato da un direttore e da personale amministrativo, sanitario, religioso e di basso servizio.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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