| Giovanni, Duca di Atene e di Neopatria, vicario del regno di Sicilia,
nel 1342, alla morte del re, suo fratello, diventa anche reggente in
luogo del nipotino Ludovico. Tracciando il corso della sua attivita',
l' A. ha modo di ripercorrere la storia della Sicilia negli anni che
vanno dal 1342 al 1348. Sono momenti difficili per l' isola, e il
reggente si mostra all' altezza della situazione. Tra gli avvenimenti
interni sono considerati in particolare dall' A. la dura repressione
della rivolta di Messina guidata dai Palizzi e la repressione della
delinquenza. Ma soprattutto viene trattata la politica estera: il
miglioramento dei rapporti con il regno di Aragona, la conclusione di
favorevoli accordi con Genova e Venezia. Quello a cui pero' il
reggente pone maggior attenzione e' il problema della guerra con gli
Angioini. Sono ricordate le varie fasi del conflitto in quegli anni:
la battaglia di Lipari, l' assedio e la perdita di Milazzo, il
tentato sbarco delle truppe della regina Giovanna a Messina. La pace
arriva finalmente nel 1347 a coronare gli sforzi dei siciliani nella
loro lotta per l' indipendenza, iniziata nella lontana primavera del
1282. Il duca Giovanni muore poco dopo nel 1348, forse di peste, a
soli trentuno anni.
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