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Documento


143373
IDG820200137
82.02.00137 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Composto Renato
Francesco Crispi da moderato a democratico
Arch. st. siciliano, s. 4, vol. 6, (1980), pag. 295-408
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
S7193
Crispi, moderato e riformista, partecipa alla rivoluzione palermitana del gennaio 1848, e diventa membro del Comitato di Guerra e segretario del Ministero di guerra. In posizione di moderato si dimostra anche nei suoi interventi come deputato alla Camera dei Comuni e nei suoi articoli sull' "Apostolato", giornale che egli fonda e dirige dal gennaio al maggio 1848. E' per la baronale Costituzione del 1812, sia pure con le modificazioni portate dal tempo. Lontano da spiriti repubblicani e non ancora toccato dall' unitarismo mazziniano, e' favorevole ad una federazione della Sicilia con gli altri popoli della penisola. Sostenitore dell' ordine, e' contrario ad una leva rivoluzionaria di popolo contro il tentativo borbonico di riconquista dell' isola ed e' invece favorevole all' istituzione di un esercito regolare siciliano. Comincia a spostarsi su posizioni democratiche dal febbraio 1849, quando riprende la pubblicazione dell' "Apostolato". Riferisce con simpatia la cronaca degli avvenimenti di carattere politico e sociale d' Europa e d' Italia in quei mesi, come quelli di Toscana e di Roma. A questo spostamento verso posizioni democratiche puo' aver contribuito anche il fatto di non aver potuto realizzare le sue aspirazioni a diventare membro del governo. Esule, si accosta gradatamente al Mazzini. Conserva tuttavia non inaridito il suo originario filone riformistico, che riverra' alla luce in lui quando non sara' piu' esponente dell' opposizione, ma uomo di governo della monarchia.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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