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| IDG820600047 | |
| 82.06.00047 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Luminoso Angelo
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| Nota a Trib. Roma 14 marzo 1980
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| Giur. comm., an. 8 (1981), fasc. 4, pt. 2, pag. 675-682
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D3176; D30642
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| La sentenza sembra configurare il contratto di mutuo di scopo come un
deposito cauzionale presso il terzo, cio' emergendo da quel brano
della motivazione in cui si afferma che il meccanismo del vincolo,
comportando il potere dell' ente finanziatore di autorizzare o di
negare, in tutto o in parte, i pagamenti da parte della banca
depositaria a favore dell' imprenditore finanziato, finisce con
condizionare il sorgere stesso del credito a favore di questo ed
anche col condizionare, in definitiva, l' identificazione del
soggetto a cui spetta il pagamento da parte della banca depositaria,
delle somme giacenti in deposito. In realta', per quel che e' dato
valutare sulla base degli elementi (in fatto) emergenti dalla
sentenza, non pare che il potere riconosciuto pattiziamente al
mutuante di autorizzare o meno lo svincolo a favore del mutuatario
delle somme depositate presso la banca implicasse senz' altro anche
il riconoscimento del diritto del mutuante stesso di pretendere la
restituzione delle somme dalla banca in caso di inadempimento del
mutuatario al contratto di finanziamento.
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| art. 1773 c.c.
art. 1782 c.c.
art. 1913 c.c.
art. 1851 c.c.
art. 2704 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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