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| IDG820600334 | |
| 82.06.00334 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bonis Raimondo
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| I conservatori dei registri immobiliari hanno violato la legge di
Parkinson
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| intervento al Seminario di studi sul tema "Riforma del catasto
edilizio urbano e dei registri immobiliari" organizzato dalla
Confedilizia, Roma, 2-3 luglio 1981
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| Riv. dir. ipot., an. 23 (1981), fasc. 2, pag. 143-153
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D14105
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| Ricordata la piu' famosa opera di Cyril Northcote Parkinson
ambiziosamente intitilata "La legge di Parkinson", frutto di una
vasta e attenta indagine sugli aspetti piu' paradossali delle
societa' moderne e sul ritmo di sviluppo delle loro burocrazie, l' A.
rileva come il Parkinson tra l' altro osservi, suffragandolo con
precisi dati statistici "che non sussiste alcun rapporto tra le
quantita' del lavoro da svolgere ed il numero dei funzionari: questi
ultimi aumentano progressivamente, sia che il lavoro cresca, sia che
diminuisca, sia che addirittura scompaia". L' A. dimostra, citando
dati inoppugnabili, come l' unica eccezione a tale legge sia oggi in
Italia quella dei Conservatori dei Registri Immobiliari, illustrando
quindi i motivi della paradossale violazione della legge di Parkinson
da parte dei Conservatori, che nonostante l' aumento delle
conservatorie sono diminuiti di numero. L' A. osserva di aver
ritenuta necessaria questa premessa perche' non si possono
comprendere i problemi delle Conservatorie se non vengono prospettati
in un quadro organico, che tenga conto di tutti gli elementi. Procede
quindi ad un accurato esame delle riforme attualmente allo studio
attraverso i disegni di legge fino ad ora proposti a tale fine,
rilevando che la crisi delle Conservatorie non e' sanabile soltanto
con l' introduzione di sofisticate attrezzature elettroniche, ma che
e' essenziale la funzione del Conservatore.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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