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143463
IDG820600717
82.06.00717 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Saraceno Pasquale
Gli interventi del primo IRI: dallo smobilizzo delle grandi banche alla proposta di legge bancaria (1933-1936)
Banca borsa tit. cred., an. 34 (1981), fasc. 3, pt. 1, pag. 257-304
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D1812; D18105
L' intervento dell' IRI nelle crisi bancarie iniziatesi nel 1922 con la caduta della Banca Italiana di Sconto si svolge nel quadriennio 1933-36 intercorrente tra la creazione dell' ente nel 1933, come ente di emergenza per lo smobilizzo bancario, e il 1936 alla fine del quale esso diviene ente permanente per la gestione di partecipazioni in societa' per azioni di diritto comune. Nel nostro ordinamento, per effetto dell' intervento, avvengono tra l' inizio e la fine del quadriennio i seguenti principali mutamenti: le tre maggiori banche non sono piu' capogruppo di imprese avendo trasferito all' IRI le loro partecipazioni azionarie e creditizie; la Banca d' Italia viene rimborsata dei prestiti da essa fatti, a partire dal 1922 agli enti di salvataggio che avevano preceduto l' IRI e alle banche immobilizzate; nel nuovo sistema di rapporti non si fara' piu' ricorso alla Banca d' Italia per finanziare il possesso di partecipazioni, dovendo l' IRI finanziarsi direttamente sul mercato oppure con il ricavo di immobilizzi; sono state accertate e coperte dal Tesoro dello Stato le perdite accumulatesi a seguito degli interventi nel sistema bancario che si erano iniziati nel primo dopoguerra e si erano protratti per un dodicennio; con l' IRI si e' creata una holding che, pur collocata nella sfera pubblica, e' ordinata in modo da tenere le societa' controllate in economia di mercato; il sistema creditizio viene sottoposto con la legge del 1936 a una penetrante disciplina, disciplina che si basa sul fatto che l' attivita' di credito delle banche di deposito si svolge in gran parte al di la' del credito commerciale (o a breve scadenza). Questo complesso di operazioni costituisce una vera e propria riforma; essa chiude la prima fase della industrializzazzione italiana, che, iniziatasi, a quanto generalmente si stima, 40/45 anni prima, aveva avuto dopo, tra il 1914 e il 1932, e quindi per diciannove anni, un andamento piuttosto anormale: guerra, crisi e inflazione postbellica, conseguenze dopo il 1926 di quota novanta e dopo il 1922 della grande crisi. Tanto piu' che si chiude, poi nel 1936 la prima fase della nostra industrializzazione, in quanto l' ordinamento che giunge a compimento in quell' anno vige nelle grandi linee ancor oggi dopo aver superato nel corso di altri quarantacinque anni, la catastrofe bellica, i profondi mutamenti istituzionali ad essa seguiti e aver poi fronteggiato i nuovi problemi sollevati dell' impetuoso progresso economico avutosi da noi negli scorsi decenni.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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