| L' articolo illustra i risultati di alcune indagini sulle
retribuzioni indirette o in natura, a carattere non monetario, non
dipendenti dalla quantita' di lavoro, percepito nel 1976 dagli
impiegati dello Stato in certi ministeri italiani. Gli obiettivi di
questo studio sono: l' identificazione e la classificazione dei
summenzionati tipi di retribuzione; la determinazione del loro valore
monetario e della loro incidenza sul reddito reale del beneficiario,
cioe' del dipendente. I dati disponibili sono pochi e incompleti e la
quantificazione del valore monetario della retribuzione in natura
richiede l' introduzione di ipotesi e approssimazioni non sempre del
tutto soddisfacenti. Ciononostante i risultati forniscono
interessanti elementi di valutazione. Le retribuzioni indirette o in
natura, sotto forma di mense, refettori, spacci, agevolazioni negli
acquisti ed altri benefici, sono piuttosto diverse per numero e
qualita' nei vari ministeri. Dall' indagine appare che il ministero
degli Affari Esteri occupa una posizione privilegiata con il piu'
alto valore monetario. Ultimo in graduatoria si trova il ministero
della Pubblica Istruzione con benefici di scarso valore. Le
differenze qualitative e quantitative fra i benefici erogati dai vari
ministeri si trasformano in disparita' di reddito reale percepito dai
dipendenti, per lo stesso tipo di lavoro e anzianita'. Tuttavia, all'
interno di ogni ministero le retribuzioni indirette producono l'
effetto opposto, riducono, cioe', le differenze di reddito reale in
quanto sono, di solito, indipendenti dal tipo di lavoro del
beneficiario.
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