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| IDG820600753 | |
| 82.06.00753 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vella Francesco
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| Consorzi bancari e amministrazione straordinaria: un rapporto
difficile
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| Giur. comm., an. 8 (1981), fasc. 6, pt. 1, pag. 725-735
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D1812; D31134; D312209
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| Le leggi n. 787/1978 e n. 95/1979, osserva l' A., erano in origine
destinate a risolvere problemi diversi; la prima, attraverso la
creazione di consorzi bancari, consentiva di intervenire sulla
difficile situazione finanziaria di alcuni gruppi industriali; la
seconda indicava lo strumento dell' amministrazione straordinaria per
il risanamento delle grandi imprese insolventi. Ma tra i due
provvedimenti e' stato creato un collegamento, in quanto l' art. 5
della legge n. 95/1979 consente alle societa' consortili di
costituire nuove societa' per azioni per l' acquisto di beni
appartenenti alle imprese poste in amministrazione straordinaria.
Tale collegamento ha creato numerose contraddizioni sia di natura
formale che di nature sostanziale, che l' A. esamina in dettaglio, e
la cui soluzione, praticabile anche senza modifiche legislative,
potrebbe essere ricercata nella potesta' di autorizzazione della
Banca d' Italia. L' istituto centrale infatti, nella sua opera di
salvaguardia della stabilita' del sistema creditizio, dovrebbe negare
l' autorizzazione alla costituzione di quei consorzi la cui azione
rischiasse di avere effetti squilibranti sui soggetti che vi
partecipano (ed e' appunto il caso delle imprese in amministrazione
straordinaria).
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| l. 5 dicembre 1978, n. 787
l. 3 aprile 1979, n. 95
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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