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| IDG820600755 | |
| 82.06.00755 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Di Pietro Adriano
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| L' autorizzazione per le attivita' di gestione fiduciaria: aspetti
tributari
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| intervento alla tavola rotonda su "Enti di gestione fiduciaria:
disciplina attuale e problemi di riforma", Roma, 12 dicembre 1980
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| Giur. comm., an. 8 (1981), fasc. 6, pt. 1, pag. 759-780
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D23071
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| L' art. 45 del testo unico sulle assicurazioni private individua gli
enti che hanno per oggetto la gestione fiduciaria e ne disciplina l'
attivita'; inoltre impone loro anche una serie di obblighi relativi
sia alla formazione del capitale, sia all' autorizzazione per l'
esercizio dell' attivita'. Le conseguenze che sul piano privatistico
si producono sia per le attivita' di gestione fiduciaria svolte senza
autorizzazione, sia per i soggetti che svolgono tale attivita' pur
forniti di un' autorizzazione ministeriale, ma rilasciata per lo
svolgimento di altra attivita', sono rilevanti anche sotto il profilo
tributario. Osserva l' A. che in tal caso la societa' fiduciaria
rimane soggetto dell' imposta sul reddito delle persone giuridiche,
mutano pero' i criteri per la determinazione di tale reddito. In
particolare non e' applicabile il principio della trasprenza fiscale,
per la societa' fiduciaria dovra' annoverare tra i ricavi tutti i
proventi derivanti dall' esercizio dell' attivita' gestoria. Ne
consegue che da un lato i beni di investimento ai quali si rivolge
tale attivita' dovranno essere inseriti tra le poste attive del
bilancio, dall' altro, se la loro cessione verra' effettuata ad un
valore maggiore dell' ultimo riconosciuto in bilancio, dara' origine
ad una plusvalenza tassabile che diventera' cosi' una componente
attiva del reddito d' impresa della societa'.
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| d.p.r. 29 settembre 1973, n. 597
d.p.r. 29 settembre 1973, n. 598
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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