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143590
IDG820900202
82.09.00202 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Faranda Claudio
Verso l' attuazione della sentenza indeterminata: trattamento penitenziario e nuova difesa sociale
Giust. pen., an. 86 (1981), fasc. 8-9, pt. 3, pag. 506-540
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D57; D59; D5030; D6440
Mentre l' irrogazione della pena da parte del giudice penale tiene conto solo di alcuni parametri fissati dalla legge, e piu' in particolare tende a graduare l' entita' della pena alla gravita' del reato commesso, il trattamento penitenziario, che attiene all' esecuzione di questa pena, deve invece tener conto del soggetto a cui si riferisce, ed individualizzarsi il piu' possibile. A tal proposito, e' utile un lavoro di equipe a livello interdisciplinare, il quale, pur non misconoscendo il tradizionale aspetto retributivo della pena, tenda a correggere ed emendare, risocializzandolo, il detenuto. E' quindi indispensabile un' osservazione del soggetto da un punto di vista dinamico, e condotta sotto i profili delle varie discipline, quali la psicologia, la biopsicologia, la sociologia, che portino all' analisi dei fattori, ambientali ed ereditari, che a livello individuale hanno indotto al crimine. Utile puo' anche essere il raggruppamento dei detenuti, su cui condurre sedute di psicoterapia di gruppo. Accanto a questi mezzi, potranno continuare ad essere applicati i tradizionali mezzi rieducativi del lavoro, dell' istruzione, della religione.
art. 1 l. 26 luglio 1975, n. 354 art. 13 l. 26 luglio 1975, n. 354 d.p.r. 29 aprile 1976, n. 431
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