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| IDG820600164 | |
| 82.06.00164 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Alpa Guido
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| La responsabilita' del vettore nel trasporto di cose su strada:
problemi attuali e profili di una riforma
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| nota a Cass. sez. III civ. 8 giugno 1979, n. 3268
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| Giur. it., an. 133 (1981), fasc. 11, pt. 1A, pag. 1737-1742
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D317401
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| Nel contratto di trasporto, afferma la sentenza annotata, il furto
della cosa puo' costituire caso fortuito solo se ricorra l' estremo
della sua assoluta inevitabilita': pertanto il furto non integrato da
violenza o minaccia non esonera il vettore da responsabilita'.
Osserva l' A. che senza dubbio il modello di responsabilita' nel
trasporto di cose, come delineate dall' art. 1693 c.c., e' piu'
rigoroso non solo del modello di responsabilita' di generale
applicazione, ma anche delle altre ipotesi in cui vi sia custodia
contrattuale e del trasporto internazionale di cose. L'
interpretazione giurisprudenziale accentua questo rigore, finendo con
l' accollare al vettore una responsabilita' contrattuale di tipo
oggettivo, come dimostra la sentenza annotata. Occorre quindi, in
sede di riforma legislativa, compiere un' analisi appropriata del
rapporto costo-rischio-assicurazione-tariffa, su cui poi articolare
diversamente i limiti di responsabilita'.
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| art. 1693 c.c.
l. 6 dicembre 1960, n. 1621
l. 6 giugno 1974, n. 298
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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