| 143696 | |
| IDG820600305 | |
| 82.06.00305 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Marotta Nicola
| |
| L' art. 127 c.c. in relazione ai matrimoni concordatari
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Temi rom., an. 30 (1981), fasc. 1, pt. 1, pag. 14-17
| |
| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
| |
| D94615; D30124; D824
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' art. 127 c.c., secondo il quale l' azione per impugnare il
matrimonio si trasmette agli eredi solo quando il giudizio e' gia'
pendente alla morte dell' attore, si applica anche ai matrimoni
concordatari. Cio' significa, osserva l' A., che una volta dichiarata
la nullita' del matrimonio religioso, per la procedura di
esecutorieta' e' pregiudiziale la trasmissione al Supremo Tribunale
della Segnatura Apostolica della c.d. doppia sentenza conforme. Poi
la sentenza ed il decreto, con cui la Segnatura dichiara di aver
compiuto l' accertamento con esito positivo, devono essere trasmessi
d' ufficio alla Corte d' Appello della circoscrizione a cui
appartiene il comune in cui fu trascritto l' atto di matrimonio. Ne
consegue, conclude l' A., che l' azione di esecutorieta' non e'
azione autonoma: gli eredi di uno degli sposi, venuto a mancare prima
di tale azione, sono quindi legittimati a proseguire l' esercizio
dell' azione per ottenere l' esecutorieta' della sentenza canonica,
ove questa sia stata emessa quanto erano in vita entrambi i coniugi.
| |
| art. 127 c.c.
art. 34 Conc.
art. 17 Conc.
| |
| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
| |