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143731
IDG820900044
82.09.00044 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Monteverde Lino
Che fare nei confronti del disadattamento minorile. Fine del sistema rieducatico?
Giur. it., an. 133 (1981), fasc. 8-9, pt. 4, pag. 221-231
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D673
L' A. e' d' accordo con quella parte della dottrina che persegue l' obiettivo di "sopprimere" la competenza amministrativa in quanto l' intervento rieducativo si pone come attivita' di supplenza da parte degli organi pubblici in sostituzione della famiglia, e le norme del codice civile poste a protezione del minore esauriscono il problema. Sopprimere la competenza c.d. amministrativa ed i suoi strumenti non significa, comunque, che il Comune, a cui in base al d.p.r. 616/1977 e' stato attribuito il compito della rieducazione, sia spogliato del suo compito. Si tratta in sostanza di individuare risposte diverse da quelle derivanti da un intervento assistenziale o da un intervento di tipo civile sostitutivo di quello assistenziale. Il problema puo' essere risolto a livello penale, attraverso una risposta immediata a tutti quei comportamenti che concretizzano "fatti-reato" da parte dei minori e l' applicazione di misure diverse dalla pena pecuniaria e dalla pena detentiva.
r.d.l. 20 luglio 1934, n. 1404 art. 30 comma 2 Cost. art. 32 Cost. art. 38 Cost. art. 117 Cost. art. 118 Cost. art. 333 c.c. art. 98 c.p. l. 27 dicembre 1956, n. 1423 l. 22 luglio 1975, n. 382 d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616
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