| 143894 | |
| IDG821100036 | |
| 82.11.00036 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Vitta Edoardo
| |
| La Convenzione C.E.E. sulle obbligazioni contrattuali e l'
ordinamento italiano
| |
| | |
| relazione alla tavola rotonda di diritto comunitario, Milano 20-21
novembre 1981
| |
| | |
| | |
| | |
| Riv. dir. intern. priv. proc., an. 17 (1981), fasc. 4, pag. 837-852
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D881; D8825
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Il sistema di diritto internazionale privato scelto dalla Convenzione
europea sulle obbligazioni contrattuali presenta similitudini e
differenze rispetto a quello oggi in vigore in Italia. I due sistemi
coincidono nell' attribuire la priorita' al criterio di collegamento
costituito dalla volonta' delle parti; sussistono pero' marcate
differenze per quanto riguarda i limiti posti alla liberta' di scelta
della legge applicabile. La Convenzione e' piu' liberale e consente,
per esempio, che le parti operino la scelta in qualsiasi momento
della vita del contratto. In assenza della volonta' delle parti i due
sistemi divergono notevolmente; infatti la Convenzione prevede che,
in assenza della volonta' delle parti, si applichi la legge con cui
il contratto presenta il collegamento piu' stretto. Questo criterio
e' pero' criticabile in quanto accorda un' eccessiva discrezionalita'
al giudice.
| |
| Conv. Roma 1980 (obbligazioni contrattuali)
art. 25 comma 1 disp. prel. c.c.
| |
| Ist. dir. internazionale - Univ. FI
| |