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| IDG800601195 | |
| 80.06.01195 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| bessone mario
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| linee di evoluzione nella normativa in tema di centro storico. dalla
legge sulla espropriazione per pubblica utilita' ai poteri regionali
di governo del territorio
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| Riv. not., an. 29 (1975), pt. 1, pag. 32-57
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| d18251
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| l' a. compie una rassegna delle leggi sulla disciplina del centro
storico, comprese tra la legge sull' espropriazione per pubblica
utilita' del 1865 e la legge-ponte del 1965 n. 765. inizialmente,
sostiene l' a., la salvaguardia era molto accentuata sull' aspetto
estetico-romantico del centro storico e riguardava obbiettivi
singolarmente circoscritti; in seguito, tale discorso di tutela si e'
sempre di piu' esteso ad un concetto globale di centro storico e
addirittura al terreno comunale per esteso. la stessa evoluzione si
e' avuta anche a riguardo di beni da tutelare: da monumenti e palazzi
di interesse artistico e storico fino alla salvaguardia di interi
complessi ambientali. l' a. sottolinea, poi, la tendenza sempre piu'
attiva ad istituire un legame fra pianificazione urbanistica e
programmazione economica. il fallimento di queste leggi, continua l'
a., e' stato generalmente causato da vincoli passivi o meramente
cautelari, mentre sarebbero stati necessari, invece, strumenti di
intervento attivo. per quanto riguarda, invece, l' attuazione dei
piani regolatori il fallimento e' stato causato dalla mancanza di
fondi da parte dei comuni. soltanto nel 1969, per la prima volta, il
consiglio di stato si e' direttamente interessato della questione.
anche la legge sulla riforma della casa del 22 ottobre 1971 n. 865,
non costituisce un coerente programma di intervento nella parte
antica della citta'.
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| l. 20 giugno 1865, n. 2359
l. 14 febbraio 1963, n. 60
l. 6 agosto 1967, n. 765
l. 22 ottobre 1971, n. 865
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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