| l' a. esamina il fenomeno della produzione e del consumo di "massa",
che ha notevolmente modificato le strutture tradizionali dei rapporti
tra imprese, distributori ed utenti, facendo sorgere la necessita' di
nuove norme, dato che la normativa oggi esistente si riferisce quasi
esclusivamente alla conclusione di contratti individuali e non a
contratti di "massa". per comprendere i criteri di distribuzione del
rischio tra imprese e consumatori, viene analizzata la disciplina
giuridica del rapporto che si istituisce tra i due soggetti,
disciplina che si diversifica a seconda che il consumatore sia
semplice "acquirente" della cosa oppure semplice "utente". oggigiorno
si cerca di superare questa fenomenologia di rapporti e si tende ad
istituire un rapporto diretto tra consumatore ed impresa. si cerca di
accollare all' impresa la maggior parte possibile del rischio
economico, a tutela del consumatore, come dimostrano le numerose
pronunce, intese a far ricadere esclusivamente sull' azienda il
rischio derivante dalla circolazione di prodotti difettosi. in questa
prospettiva sono sorti degli "obblighi di sicurezza" e di
"protezione" miranti a garantire la corretta esecuzione delle
prestazioni assunte dalle parti del contratto: la prima figura si
collega strettamente con la clausola generale della buona fede e con
i doveri di diligenza; alla figura dell' obbligo di protezione si e'
fatto ricorso in termini di responsabilita' precontrattuale, anche se
tale tesi, sotto il profilo di esaurire in essa ogni forma di tutela
del consumatore, si rivela scarsamente utile.
| |