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144616
IDG831000170
83.10.00170 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pezzana Aldo
Sul regime fiscale degli immobili
Comm. trib. centr., an. 13 (1981), fasc. 7-8, pt. 2, pag. 1069-1085
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D23060; D23070; D24040; D24050; D2310; D23150; D23100; D23240
Ricordate le criticabili direttive della recente legislazione italiana in materia edilizia e le proposte ministeriali avanzate per razionalizzare il regime fiscale della proprieta' immobiliare urbana (riduzione del carico tributario sui trasferimenti "inter vivos"; riforma del catasto urbano e temporanea tassazione delle case in uso diretto dei proprietari sulla base dell' equo canone diminuito di un quarto per spese di manutemzione, amministrazione ed assicurazione; sostituzione dell' ILOR od aggiunta ad essa di un' imposta sui redditi affidata ai Comuni), l' A. illustra brevemente il sistema impositivo gravante sulla proprieta' fondiaria rustica ed urbana (IRPEF, IRPEG, ILOR, imposta di registro, IVA sulle cessioni di immobili effettuate nell' esercizio d' imprese, imposta ipotecaria e diritti catastali, INVIM, imposta di successione e contributi per il rilascio delle concessioni edilizie previsti dalla legge n. 10 del 1977). Svolte alcune considerazioni circa l' effettiva incidenza di tali oneri tributari e ricordato che dopo il varo della riforma tributaria si e' registrata la periodica richiesta, specie da parte delle confederazioni sindacali, di un' imposta patrimoniale sulle case d' abitazione, esclusa la prima casa di uso diretto del possessore, ed e' stato introdotto il sistema dell' "equo canone" nel campo dell' edilizia abitativa, l' A. esamina i punti fondamentali del progetto di riforma dell' imposizione immobiliare: introduzione di un' imposizione patrimoniale, aperta o mascherata, sugli immobili (criticata dall' A. sotto il profilo costituzionale dei principi di parita' di trattamento delle varie forme di ricchezza e di capacita' contributiva); sostituzione dell' imposizione indiretta sui trasferimenti con un aumento dell' imposizione diretta (inidonea secondo l' A. a rilanciare l' attivita' edilizia e favorire l' accesso alla proprieta' della casa in quanto, perdurando le cause di aumento dei prezzi degli immobili, la capitalizzazione della nuova imposta si incorporerebbe nel prezzo trasferendosi sul compratore); attribuzione ai comuni della gestione della progettata sovrimposizione della proprieta' immobiliare al fine di ridar loro un' autonomia impositiva (cui l' A. si dichiara contrario in via di principio). L' A. avanza infine una serie di proposte di revisione del regime fiscale degli immobili intese a mantenere per l' imposizione diretta il sistema attuale con effettiva attribuzione dell' ILOR agli enti locali ed a razionalizzare le imposte indirette adeguando le aliquote dell' imposta di successione alla svalutazione, introducendo nell' INVIM un coefficiente correttivo basato sui dati ISTAT e riducendo l' imposta di registro ai limiti vigenti al momento del varo della riforma tributaria.
tit. 2 d.p.r. 29 settembre 1973 n. 597 l. 28 gennaio 1977 n. 10
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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