| Ricordate le criticabili direttive della recente legislazione
italiana in materia edilizia e le proposte ministeriali avanzate per
razionalizzare il regime fiscale della proprieta' immobiliare urbana
(riduzione del carico tributario sui trasferimenti "inter vivos";
riforma del catasto urbano e temporanea tassazione delle case in uso
diretto dei proprietari sulla base dell' equo canone diminuito di un
quarto per spese di manutemzione, amministrazione ed assicurazione;
sostituzione dell' ILOR od aggiunta ad essa di un' imposta sui
redditi affidata ai Comuni), l' A. illustra brevemente il sistema
impositivo gravante sulla proprieta' fondiaria rustica ed urbana
(IRPEF, IRPEG, ILOR, imposta di registro, IVA sulle cessioni di
immobili effettuate nell' esercizio d' imprese, imposta ipotecaria e
diritti catastali, INVIM, imposta di successione e contributi per il
rilascio delle concessioni edilizie previsti dalla legge n. 10 del
1977). Svolte alcune considerazioni circa l' effettiva incidenza di
tali oneri tributari e ricordato che dopo il varo della riforma
tributaria si e' registrata la periodica richiesta, specie da parte
delle confederazioni sindacali, di un' imposta patrimoniale sulle
case d' abitazione, esclusa la prima casa di uso diretto del
possessore, ed e' stato introdotto il sistema dell' "equo canone" nel
campo dell' edilizia abitativa, l' A. esamina i punti fondamentali
del progetto di riforma dell' imposizione immobiliare: introduzione
di un' imposizione patrimoniale, aperta o mascherata, sugli immobili
(criticata dall' A. sotto il profilo costituzionale dei principi di
parita' di trattamento delle varie forme di ricchezza e di capacita'
contributiva); sostituzione dell' imposizione indiretta sui
trasferimenti con un aumento dell' imposizione diretta (inidonea
secondo l' A. a rilanciare l' attivita' edilizia e favorire l'
accesso alla proprieta' della casa in quanto, perdurando le cause di
aumento dei prezzi degli immobili, la capitalizzazione della nuova
imposta si incorporerebbe nel prezzo trasferendosi sul compratore);
attribuzione ai comuni della gestione della progettata
sovrimposizione della proprieta' immobiliare al fine di ridar loro
un' autonomia impositiva (cui l' A. si dichiara contrario in via di
principio). L' A. avanza infine una serie di proposte di revisione
del regime fiscale degli immobili intese a mantenere per l'
imposizione diretta il sistema attuale con effettiva attribuzione
dell' ILOR agli enti locali ed a razionalizzare le imposte indirette
adeguando le aliquote dell' imposta di successione alla svalutazione,
introducendo nell' INVIM un coefficiente correttivo basato sui dati
ISTAT e riducendo l' imposta di registro ai limiti vigenti al momento
del varo della riforma tributaria.
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