| Nel tracciare un consuntivo fiscale del 1981, l' A. osserva che nel
primo semestre dell' anno sono state mosse severe critiche alla
politica fiscale del Ministro Reviglio a causa delle teorizzazioni
sulla "curva IRPEF 1981/1982", dei criteri di tassazione degli
immobili da parte degli enti locali, della riforma dei registri
immobiliari (catasti, conservatorie delle ipoteche ecc.), della
ristrutturazione dell' amministrazione finanziaria, nonche' della
questione relativa all' abolizione della pregiudiziale tributaria e
del "Servizio centrale degli ispettori tributari". In particolare l'
A. depreca la permanenza nel sistema del contenzioso tributario di
una norma quale l' art. 44 del decreto n. 636 del 1972, della quale
illustra la portata iniqua e discriminatrice a danno dei
contribuenti: constatato che il programma del Ministro Formica,
subentrato a Reviglio, non ne prevede l' abolizione, l' A. auspica
che in occasione della prevista riforma del contenzioso si provveda
ad ovviare agli effetti disastrosi provocati dalla disposizione in
argomento. Elencando i fatti piu' rilevanti verificatisi nel 1981 in
campo tributario, l' A. ricorda l' introduzione degli accertamenti
selettivi (causa di malessere sia per i contribuenti sia per gli
uffici anche per l' inadeguatezza e contraddittorieta' delle
istruzioni esplicative), la regolamentazione con semplici decreti
ministeriali dell' onere da versare all' INPS (veri e propri tributi
da fissare con legge), il maggior prelievo disposto a fine anno a
favore della finanza locale e dello Stato con gli aumenti dei tributi
locali con inasprimenti di tributi di vario genere (imposte e tasse
erariali, contributi previdenziali), l' elaborazione di un progetto
inteso ad istituire un tributo comunale autonomo sui cespiti
immobiliari, di natura prevalentemente patrimoniale. Nel confermare
alcune misure predisposte ed avviate dal Ministro precedente, Formica
ha sottoposto al Parlamento apprezzabili misure atte a dare sostegno
sia pure temporaneo al risparmio ed al libero mercato azionario, ha
rinviato al 1982 la revisione delle aliquote IRPEF accordando una
sgravio per il 1981, ma sottoponendo a nuovi e piu' pesanti rigori
fiscali non poche categorie di contribuenti di ogni settore. L' A.
conclude segnalando l' allarmante livello raggiunto dalla pressione
fiscale e la pericolosita' della stessa agli effetti della
produttivita' del paese.
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