Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


144641
IDG830300152
83.03.00152 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lucifredi Pier Giorgio
Le "zone d' ombra" della Corte Costituzionale
Idea, an. 39 (1983), fasc. 4, pag. 26-29
D021
Pur riconoscendo la sostanziale validita' della Costituzione repubblicana, specialmente sotto il profilo "garantistico", l' A. rileva alcune "zone d' ombra" sotto il profilo dell' "efficienza", sulle quali concentra la sua attenzione critica. Una di queste zone e' vista nel sistema bicamerale, non tanto nel bicameralismo, quanto nell' impianto che si articola in due rami rigorosamente equiordinati. Ritiene opportuna una riforma che realizzi ad un tempo un radicale sfoltimento delle Assemblee, con la drastica riduzione dei componenti, ed una "specializzazione funzionale" di ciascuna Camera. Per quanto riguarda il Presidente della Repubblica, l' A. ritiene opportuna l' introduzione del divieto di rielezione e l' abolizione del "semestre bianco". Respinge l' ipotesi di una riduzione del mandato presidenziale. Il punto, pero', piu' debole e' rappresentato dal Governo. E' urgente approvare la legge sulla Presidenza del Consiglio in attuazione dell' art. 95 comma 3 della Costituzione e intervenire sia sul numero dei ministri che dei sottosegretari. Occorrerebbe, poi, una riforma del CNEL e si renderebbe opportuno uno sdoppiamento della Corte Costituzionale in due sezioni, in modo da rendere piu' rapida nei tempi la soluzione delle questioni di legittimita'. Inoltre la giurisdizione penale per i reati ministeriali andrebbe attribuita al magistrato ordinario. La Corte Costituzionale dovrebbe conservare le funzioni di giudice penale soltanto nell' ipotesi di altro tradimento e di attentato alla Costituzione del Capo dello Stato.
art. 95 comma 3 Cost.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



Ritorna al menu della banca dati