| Sottolineate le difficolta' a fornire una definizione del concetto di
danaro, l' A. evidenzia le funzioni economiche in cui il danaro si
manifesta ed i suoi caratteri peculiari, fra cui il piu'
significativo e' dato dalla qualita' di mezzo di pagamento legalmente
non rifiutabile, idoneo ad estinguere i debiti di natura pecuniaria.
Traccia quindi un breve excursus circa l' evoluzione storica del
danaro e problemi connessi, quale in particolare quello della
obbligazione pecuniaria nell' ambito della teoria delle obbligazioni,
in relazione anche al sistema dei diritti reali. Esamina poi le
profonde modificazioni intervenute nell' ambito del fenomeno
monetario, specie circa le forme di attribuzione della titolarita'
della disponibilita' monetaria, le quali impiegano una nuova e
diversa considerazione della funzione del denaro, costituendo la
liquidita' monetaria una nuova forma di ricchezza nella societa'
contemporanea. Osserva che la forma giuridica del debito pecuniario
di astratte unita' ideali monetarie costituisce la rappresentazione,
in termini di disciplina giuridica, di una convenzione creata e
imposta dall' autorita' dello Stato e resa efficace dal consenso
sempre rinnovato dei cittadini; il quadro logicamente si complica nel
momento in cui da parte dello Stato, della banca centrale, degli
istituti di credito e infine degli stessi privati, avvengono
manipolazioni della convenzione che vanno sotto il nome di
ampliamento della base monetaria, svalutazione, inflazione.
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