| Il problema della protezione giuridica dei programmi dei cervelli
elettronici e' stato risolto sul piano legislativo, allo stato
attuale, solo da pochissimi Paesi del mondo. La questione si pone,
tuttavia, non solo a livello delle singole legislazioni nazionali,
(protezione brevettuale o nell' ambito del diritto d' autore), ma
anche rispetto agli strumenti multilaterali esistenti nel settore
della proprieta' intellettuale (se cioe' essi offrano o meno una
protezione a tale nuovo prodotto dell' ingegno, o se, invece, si
debbano trovare nuovi strumenti specifici). Si tratta, infatti, di
indagare su una realta' relativamente nuova per il giurista, realta'
che impone, per il suo contenuto poliedrico, un approccio prudente
per le difficolta' di sistemazione concettuale che comporta. Dopo una
analisi informativa sui possibili sistemi protettivi, in particolare
nella legge sul copyright degli USA, si perviene alla conclusione
che, in linea di massima, si possa trovare una soluzione seguendo la
via naturale del diritto d' autore, con particolare riferimento al
capitolo dei diritti connessi. La protezione legislativa dovrebbe
trovare, tuttavia, una sistemazione specifica per questa nuova opera
dell' ingegno e riguardare, oltre il diritto di riproduzione, l'
impiego industriale del programma cosi' tutelato.
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