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144837
IDG830600848
83.06.00848 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Galgano Francesco
Partecipazioni statali, direttive governative e principio di legalita
Riv. soc., an. 27 (1982), fasc. 3, pag. 433-444
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D04211; D3118
L' A. affronta il problema delle partecipazioni statali con particolare riguardo ai rapporti tra potere esecutivo, enti di gestione e societa' controllate. Le societa' a partecipazione statale rientrano nella categoria delle societa' per azioni e come tali sono disciplinate dal codice civile; la partecipazione ad esse dello Stato e' attivita' di diritto privato ed e' gestita tramite enti pubblici che hanno, verso le societa' controllate, gli stessi poteri delle holding private. Tali enti di gestione non sono gerarchicamente subordinati al governo, ma sono soggetti a direttive governative che indicano loro i fini da raggiungere tramite le societa' controllate. Il potere di direttiva spetta al CIPE ed al ministro per le partecipazioni statali. Tale potere, per risultare vincolante, deve essere esercitato nel rispetto delle norme di legge che precisano le relative competenze e procedure; infatti, come ogni attivita' pubblica, anche l' intervento nell' economia e' soggetta al principio di legalita'. Significativo in questo campo il terzo comma dell' art. 41 Cost. che fissa la riserva di legge in materia di programmazione e controllo della attivita' economica pubblica e privata.
art. 41 comma 3 Cost. art. 2 d.p.r. 14 giugno 1967, n. 554 art. 3 d.p.r. 14 giugno 1967, n. 554 l. 12 agosto 1977, n. 675
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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