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145612
IDG831000415
83.10.00415 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Izzi Antonio
Sulla irrilevanza di una supposta societa' di fatto per la tassazione delle plusvalenze derivate dalla cessione dell' intero pacchetto azionario
nota a Cass. sez. I 28 ottobre 1981 n. 5643
Rass. trib., an. 25 (1982), fasc. 9-10, pt. 2, pag. 231-232
D23020; D3121
L' A. critica la tesi della Corte di Cassazione secondo cui la vendita contemporanea delle rispettive azioni da parte di tutti gli azionisti legittima la presunzione che si sia costituita tra gli stessi una societa' di fatto, con la conseguente imponibilita' (ai fini, sotto il regime previgente, dell' imposta di ricchezza mobile), senza alcuna prova di intento speculativo, delle plusvalenze lucrate dalla cessione. In particolare l' A. critica l' affermazione secondo cui la base imponibile sarebbe costituita dalla differenza tra prezzo di cessione e costo dei cespiti iscritti nel bilancio della societa' ceduta: la plusvalenza scaturisce infatti dalla differenza tra prezzo di vendita delle azioni e costo delle stesse. Anche ammettendo l' esistenza della societa' di fatto, deve riconoscersi che il reddito della cessione si forma non in capo ad essa, ma al socio come differenza tra i costi di acquisto delle sue azioni ed i valori di apporto di esse alla societa' di fatto.
art. 81 d.p.r. 29 gennaio 1958 n. 645
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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