| 145615 | |
| IDG831000418 | |
| 83.10.00418 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Redazione
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a Cass. sez. I 14 aprile 1982 n. 2233
| |
| Rass. trib., an. 25 (1982), fasc. 9-10, pt. 2, pag. 241
| |
| | |
| D23103; D23104; D2158; D31160
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' A. osserva che, pur essendo stata pronunciata in relazione alla
previgente disciplina dell' imposta di registro, conserva validita'
la sentenza della Corte di Cassazione che ha affermato, per il caso
di cessione di azienda comprensiva di mobili ed immobili per prezzo
unico, l' applicabilita' dell' aliquota immobiliare anche al valore
accertato per l' avviamento e l' irrilevanza di un eventuale
concordato separato intervenuto per la definizione di detto valore.
In merito alla specifica normativa recata in materia dal decreto n.
634 del 1972 sull' imposta di registro, l' A. precisa che rientrano
nella sua sfera di applicazione in generale tutti i contratti aventi
per oggetto beni mobili ed immobili (anche quelli con effetti
obbligatori), nonche' i contratti relativi a beni immobili soggetti
ad aliquote diverse. Per escludere la tassazione con l' aliquota piu'
elevata assume valore determinante la terminologia usata nell' atto.
| |
| art. 46 comma r.d. 30 dicembre 1923 n. 3269
art. 22 comma 1 d.p.r. 26 ottobre 1972 n. 634
| |
| Ist. dir. tributario - Univ. GE
| |