| Nei moderni messaggi a funzione estetica l' artisticita', la quale,
malgrado l' oscenita' dei contenuti, rende non penalmente censurabile
un' opera, presuppone un codice. Esso e' l' insieme delle regole
combinatorie dei segni pertinenti al sistema semiotico scelto, cui
corrisponde un sistema strutturato in base alla conoscenza del codice
usato da parte del destinatario. Escluso l' idealismo crociano, i
prodotti dell' arte contemporanea possono venire giudicati soltanto
col ricorso allo strutturalismo. Tale indirizzo filosofico-estetico,
non accettando regole assolute e generali dell' arte, attraverso una
analisi sincronica e diacronica, insegna a comprendere i segni
peculiari di ogni singolo linguaggio artistico. Il giudice penale
puo' avvalersi dell' ausilio di un perito, dato che negli ultimi
decenni la struttura delle opere si e' fatta sempre piu' aperta,
lasciando un ampio margine di opinabilita' alla interpretazione, che
deve essere integrata dalla fantasia del fruitore. La validita' di
un' opera si ravvisa nell' espressione di un significato nuovo e
qualitativamente pregevole attraverso un complesso organico di segni.
Se il contesto semantico invece e' povero, frammentario e
disorganico, l' informazione quasi nulla veicolata contraddistingue
un lavoro fallito o solipsistico. Percio' vengono condannati lavori
condizionati ad una preordinata tesi politica o destinati solamente a
suscitare volgari sensazioni sessuali.
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