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| IDG820600985 | |
| 82.06.00985 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Menghi Ilario
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| Osservazione ad App. Milano 30 novembre 1979
Trib. Milano 16 marzo 1978
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| Giur. comm., an. 9 (1982), fasc. 1, pt. 2, pag. 95-100
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D312203
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| Nella breve nota redazionale l' A. segnala la sentenza del Tribunale
di Milano per la netta distinzione operata tra rapporto di lavoro e
rapporto di amministrazione del consigliere delegato con mansioni di
dirigente della societa' e per l' interpretazione "soggettivistica"
della nozione di "giusta causa" di cui all' art. 2383, comma 3, c.c.,
interpretazione questa sconfessata dalla decisione della Corte di
Appello in rassegna. Rileva infatti che se il giudice di primo grado
restringe immotivatamente ai soli comportamenti dolosi o colposi i
fatti che possono rilevare come giusta causa di revoca, all' opposto
quello d' appello privilegia solo l' aspetto oggettivo della nozione
di giusta causa di cui agli artt. 1723 e 2383 c.c., con il risultato
che tanto nell' una quanto nell' altra impostazione vengono
esasperate e unilateralmente valutate le opposte ragioni, che il
terzo comma dell' art. 2383 sembra voler comporre in un difficile ma
necessario equilibrio tra posizioni giuridiche soggettive.
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| art. 2383 c.c.
art. 2377 c.c.
art. 2392 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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