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14609
IDG791300299
79.13.00299 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
infantino lorenzo
dibattito. imperialismo. una pianta che ha molte radici ma produce gli stessi effetti
Avanti, an. 83 (1979), fasc. 31 (7 febbraio), pag. 11
f411; f413
l' a. nota che giuseppe bedeschi riconosce a max weber che anche le societa' rette da un socialismo di stato sarebbero state imperialiste. affermazione, questa, che puo' sembrare offensiva in chi ha creduto alla propaganda leninista. gli scrittori neo-marxisti hanno sviluppato le loro interpretazioni: la dottrina marxista era gia' entrata in crisi. engels aveva nel 1895 riconosciuto l' avvenuto miglioramento dei lavoratori. eduard bernstein aveva diffuso lo spirito revisionistico. a questo punto lenin doveva, e ci riusci', riedificare gli animi. la lotta e' imperniata contro il male da estirpare: la proprieta' privata. il capitalismo ha come scopo principale il profitto conseguito tramite l' investimento finanziario. i soggetti economici non sono affatto estranei alla societa' in cui vivono al punto in cui qualora l' espansione economica non si realizzasse pacificamente la classe capitalistica verrebbe addirittura aiutata dalla aggressione bellica (vedi guerra anglo-boera). di imperialismo economico della germania non si puo' parlare dato che le colonie acquisite non hanno modificato la sua situazione economica. sotto guglielmo ii il sistema economico tedesco e' stato inglobato nella politica di potenza junkeriana. e' vero che le moderne societa' industriali si espandono economicamente ma esistono esigenze sociali che a volte anticipano quelle economiche. il socialismo di stato non si sottrae a tale dinamica. il conflitto fra sovietici e cinesi assume un significato particolare perche' entrambi lottano per porsi come unica e "vera" guida morale nei confronti dei comunisti di tutto il mondo fino a quando non saranno minacciati dal nemico esterno: cosa che gli stati uniti si guardano bene dal rappresentare.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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