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146293
IDG830300008
83.03.00008 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pasqua Herve'
Morte di Dio e nascita degli idoli
Studi catt., an. 26 (1982), fasc. 254-255, pag. 249-255
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D9296
L' A., si rifa' all' antico panteismo greco (gli stoici), all' agnosticimo kantiano, all' idealismo storicista e statalista dell' Ottocento, alla fenomenologia contemporanea, per dimostrare l' eterna e ricorrente tentazione di negare Dio per divinizzare il mondo, e in definitiva l' uomo stesso, anzi l' io. Le mille varianti dell' idolatria sono la tragica prova dell' impossibilita' metafisica di sopprimere l' assoluto: e infatti viene assolutizzato il relativo, e l' uomo perde il senso delle proporzioni,il senso della profondita', il senso del tempo e dell' eternita', il senso del peccato e del merito. L' ateismo - il peggior peccato, perche' e' la radicale immoralita' - e' castigo a se stesso, e un castigo tale che basta prenderne coscienza per desiderare di uscirne, ritornando a una vita nella verita' e nella giustizia.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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