| 146437 | |
| IDG830600352 | |
| 83.06.00352 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Levi Aldo
| |
| Forme che costituiscono mero ornamento e forme il cui carattere
ornamentale e' solo accidentale
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| nota a Cass. sez. I 29 maggio 1981, n. 3333
App. Milano 31 marzo 1978
| |
| Riv. dir. ind., an. 31 (1982), fasc. 1-2, pt. 2, pag. 3-27
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D31122
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Con la sentenza annotata la Corte di Cassazione ha introdotto il
principio per cui la mera presenza nel segno tridimensionale di un
carattere ornamentale (di una funzione o di una utilita') non
costituisce una ragione sufficiente per impedirne la brevettazione
come marchio purche' siano presenti le caratteristiche di
arbitrarieta' e incosuetezza del segno. La distinzione non e' agevole
e va vista nel caso concreto. Per offrire parametri utili a questa
operazione l' A. elenca una serie di segni (bi o tridimensionali)
esaminati dalla giurisprudenza statunitense. Propone anche i
riferimenti offerti dagli studi di marketing con la distinzione tra
prodotti ad alta frequenza d' acquisto e a bassa frequenza d'
acquisto: per i primi la forma o segno tridimensionale ha
frequentemente valore distintivo, per i secondi no.
| |
| art. 18 n. 3 r.d. 21 giugno 1942, n. 929
| |
| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
| |