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| IDG831100001 | |
| 83.11.00001 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Diamanti A.
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| Nota a CGCE 9 febbraio 1982
nota a CGCE 31 marzo 1981
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| Foro it., an. 107 (1982), fasc. 9, pt. 4, pag. 297-299
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D8717
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| Nelle sentenze annotate la CGCE riafferma l' efficacia diretta del
principio della parita' di retribuzione per lavoratori di sessi
diversi; in particolare, nella decisione del 9/2/82, in causa 12/81
la Corte afferma che anche la semplice concessione di particolari
agevolazioni ai soli lavoratori di un sesso comporta una
ingiustificata discriminazione ex art. 119 Tr. CEE. L' A. tende a
mettere in risalto il contrasto tra le indicazioni della CGCE e l'
orientamento della nostra giurisprudenza (cfr Cass. 11/1/80 n. 248;
Cass. 10/5/80 n. 3089) secondo cui il datore di lavoro ha il divieto
ex art. 37 Cost. di compiere ingiustificate discriminazioni di
carattere economico in ragione del sesso e dell' eta', ma non quello
di garantire ai propri dipendenti un' uguale retribuzione; pertanto,
quando non c' e' violazione dei minimi retributivi garantiti, il
datore di lavoro puo', a parita' di mansioni, stabilire tra i
lavoratori di sessi diversi una differente retribuzione.
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| CGCE 9 febbraio 1982 (causa 12/81)
CGCE 31 marzo 1981 (causa 96/80)
Cass. 11 gennaio 1980, n. 248
Cass. 10 maggio 1980, n. 3089
art. 119 Tr. CEE
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| Ist. dir. internazionale - Univ. FI
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