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| IDG830600168 | |
| 83.06.00168 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Di Carlo Giorgio
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| Sulla possibilita' di emanare provvedimenti relativi all' esecuzione
provvisoria durante la sospensione del processo d' appello
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| nota ad App. L' Aquila 9 maggio 1980
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| Giur. merito, an. 14 (1982), fasc. 6, pt. 1, pag. 1216-1219
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D43
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| La Corte d' Appello dell' Aquila nell' ordinanza annotata ha ritenuto
che nessun provvedimento puo' essere emanato relativamente all'
esecuzione provvisoria della sentenza di I grado, stante il divieto
ex art. 298 c.p.c.. Cio' anche quando, sia lo istruttore nella prima
udienza d' appello, sia il collegio con l' ordinanza di sospensione
del processo per ragioni di pregiudizialita' a norma dell' art. 295
c.p.c., abbiano omesso di provvedere sulla richiesta di "inibitoria".
E' stato osservato, una volta individuato nell' ordine di esecuzione
provvisoria un provvedimento autonomo rispetto alla decisione di
merito della causa (anche se formalmente contenuto nella sentenza),
che vi e' omogeneita' logica e funzionale tra provvedimento cautelare
ed esecuzione provvisoria della sentenza. Poiche' e' giurisprudenza
costante della Corte di CAssazione che durante la sospensione del
processo il giudice possa sempre adottare le misure cautelari ed
urgenti che si rendano necessarie, si sostiene che la Corte d'
Appello ben avrebbe potuto deliberare la "revoca dell' esecuzione
provvisoria concessa dal Tribunale", senza tema di ledere la
disposizione dell' art. 298 c.p.c..
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| art. 283 c.p.c.
art. 298 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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