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| IDG820601800 | |
| 82.06.01800 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Zoppis Eugenio
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| Nota a App. Venezia sez. I civ. 5 luglio 1980, n. 371
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| Sicur. soc., an. 36 (1981), fasc. 6, pag. 859-863
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D70332; D30126
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| La sentenza annotata risolve il problema della attribuzione di
pensione di riversibilita' al coniuge divorziato nel caso in cui l'
obbligo alla somministrazione dell' assegno periodico non sia stato
accertato in sede di divorzio. In analogia al pacifico principio, per
cui al coniuge divorziato e' consentito di chiedere la determinazione
dell' assegno periodico in un giudizio successivo a quello di
divorzio ove non fu proposta tale domanda, la sentenza rileva
correttamente che puo' con un successivo giudizio essere chiesta dal
coniuge divorziato l' attribuzione della pensione, non essendo piu'
possibile la corresponsione dell' assegno da parte dell' ex-coniuge
defunto. Al principio dettato, osserva l' A., non osta la lettera
della norma, come invece vorrebbe l' INPS, atteso che con il termine
"obbligato" si e' voluto individuare l' obbligo potenziale ed
astratto che grava sul coniuge e non quello, concreto, gia'
realizzatosi attraverso una pronuncia di condanna.
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| art. 9 l. 1 dicembre 1970, n. 898
l. 1 agosto 1978, n. 436
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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