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146701
IDG820601822
82.06.01822 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pandolfo Angelo
La svolta della giurisprudenza amministrativa in materia di rivalutazione dei crediti dei pubblici dipendenti
nota a Cons. Stato ad. plen. 30 ottobre 1981, n. 7 TAR LA sez. III 1 febbraio 1982, n. 116
Riv. giur. lav. prev. soc., an. 33 (1982), fasc. 1-2, pt. 2, pag. 53-64
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D74493; D14315
La decisione del Consiglio di Stato si affida in misura quasi esclusiva al diritto comune per legittimare il risarcimento del maggior danno derivato ai pubblici dipendenti dall' inadempimento di obbligazioni pecuniarie quali sono quelle retributive. La decisione del TAR del Lazio, viceversa, fa esplicito riferimento, oltre che al diritto comune, anche all' automatismo rivalutativo sancito dalla riforma del rito del lavoro. La prospettiva preferibile, osserva l' A., appare proprio quest' ultima, considerato che i rapporti devoluti dalla legge ad un giudice diverso da quello ordinario sono stati esclusi dalla normativa introdotta dalla legge n. 533/1973 soltanto relativamente all' aspetto procedurale della nuova normativa. In sostanza non si tratta tanto di estendere al pubblico impiego quanto previsto dall' art. 429 c.p.c., ma piuttosto di prendere atto che l' ultima parte di tale articolo ha un campo di applicazione non coincidente con quello del processo del lavoro.
art. 429 c.p.c. art. 1224 c.c. l. 11 agosto 1973, n. 533
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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